La nuova Alitalia prende spunto dalle low cost e punta agli incentivi pubblici. Non più solo Roma e Milano, ma un network di aeroporti medio-grandi in grado di servire meglio il territorio: Venezia e Torino al Nord, Napoli e Catania al Sud. L’obiettivo è recuperare quote di mercato sul traffico periferico, estendendo la copertura della rete a scali di secondo e terzo livello, ormai roccaforti delle low cost. Firmato l’accordo con la Regione Piemonte con l’apertura di quattro nuovi collegamenti da Torino Caselle: Amsterdam, Berlino, Mosca e Istanbul. Il vettore riceverà sei milioni di euro di contributi in tre anni, da enti locali, Regione, Camera di Commercio, Comune e Provincia di Torino e Sagat. Rivista anche la strategia su Milano Malpensa: Alitalia vuole crescere utilizzando il brand Air One e incrementando la flotta. Nello scalo lombardo l'85% è rappresentato dal mercato low fare, tariffe full economy o scontate, mentre solo il 15% è traffico con tariffe premium. “Alitalia non diventerà mai low cost, saremo low price” ha dichiarato l'a.d. della compagnia, Rocco Sabelli “È un modello di business che non ci interessa. Però faremo concorrenza alle altre compagnie low cost”. Malpensa e le low cost sono pronte e attendono gli sviluppi futuri.