flyNews intervista Antonello Bonolis, dal 2000 Direttore Sviluppo Traffico & Comunicazione Corporate dell’Aeroporto G. Marconi di Bologna, con precedenti in compagnia aerea come Direttore Marketing (Air Europe, dal 1992 al 2000) e ancor prima in Alpitour come Responsabile Prodotto (1990-92). |
Domanda - Quando è approdato a Bologna le compagnie low cost muovevano ancora i primi passi: cosa è cambiato in questi 13 anni? Risposta - Tutto: i protagonisti, le logiche, le dinamiche. Pensiamo ai vettori: Ryanair, easyJet, Wizzair oggi sono realtà più grandi della quasi totalità dei vettori tradizionali. Pensiamo agli aeroporti: oggi uno da 6 milioni di passeggeri, come Bologna, serve quasi 100 diverse destinazioni con voli diretti, cioè 3 o 4 volte i collegamenti di 13 anni fa. È nato persino un nuovo modo di volare: se prima si sceglieva se e dove volare e quindi si cercava la migliore soluzione, oggi spesso si decide di volare se e dove l’offerta si propone più accattivante. Siamo passati dal “Si va a Parigi, amore mio!” a “Cara, dove andiamo questo week end con un budget di 90 euro a coppia?”. D - Citi tre compagnie aeree con le quali si lavora bene: una tradizionale internazionale, una compagnia italiana, una low cost. R - Tra i vettori tradizionali, Turkish Airlines, molto attenta al marketing e propositiva, presente, dinamica: non a caso è tra i vettori in costante crescita in tutta Europa. Ryanair è una realtà unica: produzione industriale essenziale ed efficiente, tale da consentire di accedere al mezzo aereo con costi limitati. Propone un modello di business unico e innovativo, si lavora bene con loro perché, nella migliore tradizione anglosassone, sono rapidi, essenziali, corretti. I vettori italiani sono - purtroppo e da troppo tempo - soggetti fragili e con i quali non sempre è facile predisporre strategie comuni. Peccato. D - Gli aeroporti contano sempre più sulle ancillary revenues, rispetto alle fonti di reddito tradizionali: quali le vostre iniziative a riguardo? R - Abbiamo cercato di arricchire il più possibile i servizi legati al volo (parcheggi, servizi dedicati, servizi al traffico d’affari) e stiamo ampliando notevolmente la superficie delle aree commerciali, adottando i criteri di esposizione più aggiornati (es. il walk through shopping). Anche in futuro investiremo sulle attività collaterali e complementari al volo, perché - secondo noi - l’aeroporto deve offrire servizio al territorio e ai propri utenti.