CHI VA E CHI VIENE

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L'AEROPORTO DEL MESE

LA COMPAGNIA DEL MESE

rocco-sabelli.jpgcode-alitalia-airone.jpgAlitalia decide di puntare sugli aeroporti regionali ed investe sul territorio toscano, dove, in seguito ad un accordo con la regione,  rafforza da un lato gli operativi da Firenze, lanciando due nuove rotte, e dall’altro apre a Pisa una nuova base targata Air One. A partire da luglio infatti, la smart carrier opererà otto rotte dal Galileo Galilei, dal quale si prevede di movimentare nel 2011 circa 100 mila passeggeri. L’accordo con l’aeroporto pisano é per ora triennale ma l’obiettivo é farlo diventare permanente.  Rocco Sabelli, amministratore delegato di Alitalia, afferma: “È un passo in avanti nella strategia di presidiare il mercato nazionale con prodotti dedicati Alitalia – Air One, integrando il network con le reti Skyteam e con l’offerta della joint venture Air France-KLM e Delta”. Che sia l’inizio di un testa a testa Air One – Ryanair sul territorio toscano? Nel frattempo Il Sole 24 ore ha pubblicato la notizia che i passeggeri di Alitalia e Ryanair sul mercato italiano hanno raggiunto la paritá, nel 2010 sono stati 23,4 milioni per la prima e 23,3 per la seconda. O’Leary prevedeva il superamento di Alitalia proprio nel 2010...

 

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23 milioni di passeggeri trasportati nel 2010, 70% circa di load factor (fonte AEA), 150 aeromobili, 79 destinazioni. Questi i numeri di Alitalia a due anni dall’inizio delle operazioni come nuova societá. Dati positivi rispetto all’anno precedente, anche se, rispetto a quelli delle altre compagnie dell’AEA, l’Associazione delle Compagnie Aeree Europee, presuppongono ampi margini di miglioramento, soprattutto per quanto riguarda il load factor. Intanto la compagnia annuncia alle agenzie di viaggio italiane la nuova politica distributiva in base alla quale ”in assenza di accordo di full content, Alitalia applicherà una fee per ogni biglietto domestico emesso su quel o su quei gds privi di accordo".  La compagnia, che ha accordi full content con Amadeus e Sabre, afferma di voler utlizzare una politica multicanale, distribuendo i propri prodotti sia tramite agenzie di viaggio che tramite vendita diretta. Politica che sembra essere comune ormai a molti vettori tradizionali

mauro-moretti.jpgAlitalia ancora al centro di polemiche, sia con i concorrenti che con i sindacati. Al salone di Berlino Innotrans, Mauro Moretti, amministratore delegato di Trenitalia, nell’indicare gli obiettivi che l’ex monopolista intende perseguire oltre confine, non ha risparmiato una stoccata verso la compagnia aerea: “Noi ci vogliamo proiettare verso l’Europa e vogliamo fare l'opposto di Alitalia che ha preso “rottine” interne con valore più politico che economico”. In merito invece alle indiscrezioni uscite sulla stampa relative ai circa 2.000 possibili esuberi nella compagnia di bandiera, i sindacati chiedono di convocare un tavolo di confronto che permetta di affrontare i temi irrisolti e l'evoluzione del piano aziendale, compresa la verifica dell'andamento e dei programmi a medio termine. Anche il governo rassicura circa gIi esuberi che al ministro delle Infrastrutture e dei trasporti Altero Matteoli “non risultano e lo ha appreso solo sui giornali”, ricordando inoltre che in un recente convegno cui ha partecipato lo stesso ministro, Rocco Sabelli, a.d. di Alitalia  aveva magnificato i passi che Alitalia aveva fatto.

 

rocco-sabelli.jpgRocco Sabelli ammette di aver temuto per la sopravvivenza della compagnia, nel 2009. Oggi invece l'a.d. di Alitalia conferma l'obiettivo di raggiungere il pareggio di bilancio nel 2011, anche se le difficoltà da superare sono ancora molte. ”Abbiamo l'ambizione di ridare agli azionisti e al Paese un'azienda con 25 milioni di clienti (oggi sono 23 milioni – ndr), credibile, forte e che non perda più soldi. Se non sorgono fatti imprevisti, il 2011 dovrebbe essere l'anno della svolta, sia per quanto riguarda i bilanci, sia per il rilancio di Alitalia sulle rotte internazionali". E intanto rilancia anche l’ipotesi di fusione con Air France. E dire che 3 anni fa le premesse erano che la compagnia di bandiera nazionale rimanesse italiana! Nel frattempo il d.g. di Intesa San Paolo, Gaetano Miccichè conferma che “Alitalia performa meglio delle rivali e del previsto. Sta in piedi da sola e non ha bisogno di cercare integrazioni o altro. Nel settore del trasporto aereo non c’è dubbio che si vada in cerca di sinergie internazionali. Siamo azionisti da meno di due anni, tranquilli, soddisfatti e per niente preoccupati”. E se non sono preoccupati loro...

 

skyteam_partner-logo.jpgRicavi annui per oltre 10 miliardi di dollari; un bacino di 60 milioni di clienti, in cui l'alleanza SkyTeam è già leader con il 30% di market share; Italia quarto mercato per flussi di transito, con il 10% di traffico (pari a circa 4 milioni di passeggeri); 7 hub nel mondo (3 in Europa, Amsterdam Schipol, Parigi e Roma, e 4 negli Usa, Atlanta, Detroit, Minneapolis e New York JFK); 33 città europee e 26 nordamericane collegate punto punto e quasi 400 ulteriori scali collegati grazie ai proseguimenti; 250 voli al giorno; una quota di mercato pari al 26% della capacità complessiva delle rotte transatlantiche: questi i numeri della joint venture tra Alitalia, Air France/KLM e Delta. Per le agenzie di viaggi l’ingresso di Alitalia nella joint venture comporta un contratto unico per quattro vettori, con tariffe pienamente combinabili, integrate in un unico biglietto. Per Alitalia le ricadute positive arriveranno soprattutto dal segmento corporate e Rocco Sabelli, a.d. della compagnia, stima in circa 50 milioni di euro di Ebit in più tra 2-3 anni il vantaggio della cooperazione.