In un'intervista di luglio 2008 Michael O'Leary l’aveva già predetto: ”SkyEurope non arriverà all'inverno”. In realtà è arrivata all’estate successiva, ma a settembre 2009 SkyEurope ha dichiarato fallimento, il ventottesimo nel trasporto aereo negli ultimi 12 mesi. Anche se la notizia ha colto molti impreparati, i segnali che la fine si stava avvicinando ci sono stati e numerosi. La compagnia slovacca era nata nel 2001 e aveva cominciato a volare nel febbraio 2002: nei primi anni, il tasso di crescita era stato tale da mantenere il cash flow positivo, grazie al fatturato immediato rispetto a prenotazioni future di un network in crescita che ha aiutato a compensare la mancanza di profitti. Una volta che la crescita ha rallentato, per poi fermarsi del tutto, le difficoltà finanziarie sono aumentate. Inoltre, nonostante la compagnia si definisse “una compagnia a basso costo operante in un paese a basso costo”, non è mai riuscita a far leva su quel vantaggio. La notizia della recente alleanza tra SkyEurope e Myair, entrambe in crisi economica, era sembrata a molti come l’estremo tentativo di due persone che stanno annegando di tenersi su a vicenda mentre la barca affondava. Rimane un mistero di come a una compagnia, che non è mai arrivata vicino a fare profitto durante i suoi quasi otto anni di vita, sia stato permesso di operare così a lungo.
Amadeus Ticketless Access, la soluzione tecnologica studiata per le compagnie low cost, che non prevedono emissione di biglietteria, sembra incontrare sempre più il favore delle compagnie a basso costo. AirAsia ha scelto questa soluzione che, per la prima volta, permette alle oltre centomila agenzie di viaggi nel mondo che utilizzano Amadeus di prenotare i voli della low cost e delle sue sussidiarie: Indonesia AirAsia, Thai AirAsia e AirAsia X per i voli a lungo raggio e a basso costo. Transavia ha invece annunciato che, con effetto immediato, non applicherà più la differenza tariffaria di 5 euro per ogni segmento di prenotazione effettuata attraverso il sistema Amadeus: gli agenti di viaggi possono offrire ai propri clienti le stesse tariffe che transavia.com propone nel suo sito web.
Grazie alla partnership con l’inglese Astraeus Airlines, da poche settimane opera sul mercato italiano un aereo con livrea Trawelfly. Con base operativa a Milano Orio al Serio, Trawelfly si rivolge al mercato charter incoming, che sviluppa circa 3 milioni di passeggeri all’anno, ma di cui i vettori italiani coprono solo il 10% a causa della difficoltà di pianificare la loro offerta in anticipo. A giugno sono stati inaugurati i collegamenti di linea con Crotone e con Catania, entrambi con cadenza trisettimanale, cui sono seguiti Olbia, e - a settembre - Napoli. Come destinazioni turistiche corto raggio, Trawelfly vola su Creta e Rodi. “Il volo su Crotone ha già un load factor del 70%” - spiega l’a.d. di Trawel, Carmine Principe - “Mentre quello su Catania ha fatto registrare un tasso pari al 55%”. Sebbene inizialmente i piani di Trawel prevedessero un 60% di attività charter e il restante 40% di linea, le richieste del mercato hanno portato a rimodulare l'offerta, con un 53% di linea e un 47% di charter.
Il primo passo è stato il blocco dei voli della compagnia da Orio al Serio, provvedimento deciso dall’Enac su segnalazione dell'aeroporto che rivendicava il mancato pagamento di tasse, diritti e tariffe, seguìto poi da problemi registrati a Venezia, imputati a “piccola avaria all'aeroplano”. L’epilogo è del 22 luglio: l’Enac ha revocato a Myair, con effetto dalle ore 00.01 del 24 luglio, la licenza provvisoria di esercizio per il trasporto aereo di passeggeri e merci, che le era stata temporaneamente rilasciata il 25 giugno scorso, auspicando che il vettore fosse in grado di far fronte ai propri impegni attraverso una disponibilità di cassa sufficiente per garantire la gestione dell’operativo programmato, in attesa della preannunciata ristrutturazione finanziaria. La compagnia, invece, non ha fornito sufficienti garanzie, e il provvedimento dell’Enac è risultato inevitabile. Migliaia i passeggeri a terra, caos nelle agenzie di viaggi, proprio in uno dei picchi di stagione. Sembra di assistere a un film già visto ...con gli stessi attori!
Debutta Smart Lynx Italia, branch italiana di Smart Lynx Airlines Ltd di Riga, con base a Milano Malpensa e vocazione charter: la compagnia nasce su iniziativa di un gruppo di ex manager di Volare e Air Europe. “Su Malpensa operano due Airbus A320 da 180 posti” - spiega Giorgio Valenti, general manager di Smart Lynx Italia - “Voleremo su tradizionali destinazioni leisure in collaborazione con i principali tour operator nazionali”. Smart Lynx Airlines Ltd fa capo alla holding islandese Icelandair Group, che controlla 12 compagnie nel settore del trasporto aereo, tra cui Icelandair, la compagnia di bandiera islandese. “Il Gruppo dispone di 70 aeromobili” afferma Omar Benediktsson, presidente e CEO di Smart Lynx Airlines “Siamo un gruppo islandese ma realizziamo solo il 25% delle nostre entrate in Islanda, dove quest'anno il traffico è calato del 40%, bilanciato però da un più 15/20% di quello internazionale".